Situata sull’Appennino tosco-emiliano, in una bella conca a 400 metri di altitudine alla confluenza del rio Maggiore nel Reno, Porretta Terme era nota per le sue acque già in età etrusca e romana. Il suo assetto urbanistico è fortemente caratterizzato dalla presenza dei corsi d’acqua: lungo il rio Maggiore si è sviluppato l’antico centro tre-quattrocentesco, con le piazze lunghe e strette, mentre la Porretta ottocentesca sorge in prossimità del Reno, lungo la cui direttrice si sono sviluppati i moderni insediamenti termali. Tra le numerose possibilità di svago e divertimento, si segnala in estate il Porretta Soul Festival, che dal 1988 vede esibirsi importanti interpreti di livello internazionale.
Le terme.
Lo sfruttamento delle acque termali fu al centro dello sviluppo economico che il borgo visse a partire dal XIII secolo, diventando meta della borghesia e della nobiltà emiliana e toscana. Tra gli illustri visitatori del periodo rinascimentale le Terme di Porretta annoverano Lorenzo il Magnifico, il cardinale Francesco Gonzaga, Giovanni Sforza Visconti, il pittore Andrea Mantegna. La leggenda – ripresa anche dallo stemma della città – narra che un bue malato, lasciato libero, ritrovasse il vigore abbeverandosi alla fonte della Puzzola. Le terme sfruttano l’acqua raccolta da nove sorgenti, raggruppate in due zone distinte di Porretta: cinque “acque alte” salso-bromo-iodiche sgorgano presso il rio Maggiore, dove prese avvio la vita termale rinascimentale e dagli edifici ottocenteschi ormai caduti in disuso. Le altre quattro sorgenti solfuree, dette “acque basse”, sono a circa 300 metri dal centro, nei pressi del Reno, nella zona della Puzzola-Castanea. Dall’800, grazie al rinnovamento dello stabilimento e alla costruzione della strada Porrettana e poi della ferrovia, Por-retta Terme diventa uno dei principali centri termali italiani. Le Terme di Porretta vivono da pochissimi anni una nuova giovinezza. L’acquisizione della proprietà da parte di una nuova società, la profonda ristrutturazione delle strutture termali e alberghiere, il rilancio delle attività scientifica e congressuale costituiscono il supporto fondamentale all’utilizzo delle acque sulfuree e salso-bromo-iodiche porrettane, rinomate in tutto il mondo per la loro valenza terapeutica, in modo sempre più mirato nella prevenzione, cura e riabilitazione di numerosissime patologie. Ai tradizionali centri di
cura per le patologie osteoarticolari, otorinolaringologiche, respiratorie, ginecologiche, intestinali,
dermatologiche e per le patologie vascolari e ai centri di riabilitazione motoria, neurologica e respiratoria, si aggiunge oggi il nuovissimo e innovativo centro per il trattamento delle patologie dei musicisti. Presente anche l’Oasi del Benessere, centro per la cura degli inestetismi e del corpo.
L’acqua.
Bove, Leone, Marte, Sale. 36 °C salso-bromo-iodica. • Porretta Nuova, Porretta Vecchia, Puzzola 1, Puzzola 2. 25-29 °C solfurea.
Le indicazioni terapeutiche.
Patologie circolatorie, del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell’apparato digerente, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, ginecologiche.
Le cure termali.
Aerosol, docce nasali, humage, inalazioni caldo-umide, insufflazioni, irrigazioni nasali, nebulizzazioni, politzer crenoterapico, ventilazioni polmonari, bagni terapeutici, idromassaggi, idropercorso, piscina termale, fanghi, cure idropiniche, irrigazioni intestinali, irrigazioni vaginali.
Altri trattamenti.
Acquaticità, chinesiterapia, fitness, ginnastica respiratoria, idrochinesiterapia, massaggi, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

IL TEMPO LIBERO
La chiesa progettata da un luterano.
Circa a metà strada tra il parco e Porretta Terme è il borgo di Riola, con la parrocchiale progettata dall’architetto finlandese Alvar Aalto (1965-66). La chiesa, costruita dopo il Concilio Vaticano II, è rivestita in pietra di Montovolo e rame. La sua struttura evoca lo scafo di nave rovesciato e presenta interessanti soluzioni illuminotecniche che creano all’interno tre distinte unità ambientali: navata, altare e battistero.
Parchi regionali di Corno alle Scale e dei Laghi.
Porretta Terme è immersa in uno degli scenari più belli dell’Appennino. Circondata da boschi e da cime di oltre 2000 metri, offre tutto ciò che un amante della natura può desiderare. A poca distanza dal paese vi sono ben due parchi regionali: quello di Corno alle Scale e quello dei laghi di Suviana e Brasimone. Il primo, istituito nel 1988, è interamente compreso nel comune di Lizzano in Belvedere. Caratterizzato da una notevole varietà floristica e faunistica, ha anche una grande valenza geologica e mineralogica; con 40 km di piste per la discesa e diversi anelli per il fondo, d’inverno diventa una meta per gli appassionati dello sci. Il secondo parco, che prende il nome dalla presenza di due laghi artificiali, comprende un’area di 500 ettari tra i comuni di Castiglione dei Pepoli, Camugnano e Castel di Casio: i suoi rilievi sono coperti da boschi di latifoglie e conifere caratterizzati da esemplari imponenti.

CONVENZIONE

Inps

Inail

SSN

CURE BAMBINI

SI

COMUNE

Alto Reno Terme

PROVINCIA

Città Metropolitana di Bologna

INDIRIZZO

Via Roma, 5, 40046 Porretta Terme BO, Italia