Milano, 31 mar. (Adnkronos) – “Oggi la mobilità per raggiungere le strutture ricettive e termali può essere consentita, mantenendo tutti in sicurezza assoluta, con quattro condizioni: il cliente dispone di un certificato di vaccinazione o di un certificato che attesti di aver avuto il Covid negli ultimi sei mesi o un certificato di esito negativo di un esame Covid non antecedente a 48 ore o ancora, accetta di sottoporsi a tampone rapido presso la struttura, prima di accedere”. Non usa mezzi termini Massimo Caputi, presidente di Confindustria Federterme, che conversando con l’Adnkrons snocciola la sua ricetta per far ripartire il settore in sicurezza.
“I complessi alberghieri-termali sono sicuri – osserva Caputi – nelle terme italiane non ci sono stati focolai Covid. Oggi quasi 4 milioni di italiani sono vaccinati e il ritmo imposto dal governo è ormai impressionante. Inoltre, secondo tutti i protocolli internazionali sei mesi sono il tempo minimo di immunità post Covid e ormai le strutture termali sono tutte organizzate per fare i test e gli alberghi si stanno organizzando velocissimi. Con questo razionale protocollo gli italiani, che ormai sono responsabili ma anche sotto fortissima pressione psicologica, potrebbero muoversi in totale sicurezza”.
E sottolinea: “Da ieri stiamo chiedendo al ministero una soluzione di questo genere. Al governo chiediamo di consentire la mobilità in sicurezza alle persone che rispettano una di queste quattro condizioni”. Peraltro, aggiunge il numero uno di Federterme, “i settori dell’hospitality e termale hanno perso oltre il 70% di fatturato nel 2020 e il 2021 va addirittura peggio. Purtroppo la situazione non si risolve con ristori=mance, ma consentendo alle imprese di lavorare in sicurezza”.
Per Caputi “è il momento di razionalizzare i processi per consentire agli italiani di muoversi in sicurezza”. Quanto alla polemica montata in questi giorni sugli italiani che possono andare in vacanza all’estero e non muoversi per destinazioni nazionali “ha scatenato una ‘guerra tra poveri’ – osserva Caputi – e il ministero della Salute ha reagito con una direttiva che impone la quarantena per chi rientra dall’estero per motivi di vacanza. Ma è ora di pensare, anche grazie all’azione del governo che sta forzando per le vaccinazioni in modo straordinario, a come consentire agli italiani di muoversi in sicurezza”.
Molte strutture ricettive-termali da mesi applicano un rigido protocollo (Terme Sicure) che ha consentito di mantenere aperte le terme con presidio sanitario per l’erogazione di servizi sanitari e non ci sono mai stati focolai di contagi. “La serietà e la responsabilità premiano” conclude Caputi.