Roma, 5 Aprile- “Il settore termale-turistico italiano si trova a fronteggiare un aumento senza precedenti dei costi delle commodity energetiche, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese in un momento reso drammatico da oltre due anni di pandemia. Il Governo e il Parlamento hanno già adottato diverse misure finalizzate a ridurre l’impatto del costo-energia sulle imprese, ma siamo convinti che ci possano e devono esserci ulteriori interventi migliorativi altrimenti per il nostro settore sarà una vera bastonata. È necessario, pertanto, se si vogliono salvare le terme, il turismo e tutta l’economia che ruota intorno al sistema, rivedere alcune misure tra cui i periodi di riferimento per il calcolo dei crediti d’imposta per l’acquisto, sia dell’energia elettrica che del gas, la soglia di accesso all’agevolazione IMU dovrà essere riconosciuta a tutte quelle aziende che abbiano subito una diminuzione del fatturato, nel primo trimestre 2021, di almeno il 30%. Infine, deve essere eliminato il limite massimo dei 15 dipendenti per poter beneficiare delle ulteriori otto settimane di integrazione salariale entro il 31 dicembre 2022, prevedendo in parallelo uno sgravio contributivo per quanti invece non faranno ricorso agli ammortizzatori. È infine necessario che venga definito dal Ministero del Lavoro un comparto del Fondo Nuove Competenze dedicato al sistema turistico-termale. Le richieste di Federterme sono un grido di allarme e una richiesta di aiuto che non deve passare inascoltata. Non possiamo disperdere un patrimonio così importante per tutto il turismo e ci auguriamo che il legislatore capisca quanto il sistema termale sia fondamentale per l’economia di interi territori e che le conseguenze di eventuali chiusure sarebbero inimmaginabili.” Così Massimo Caputi, Presidente Federterme Confindustria.
DECRETO UCRAINA BIS: CAPUTI (FEDERTERME), A RISCHIO SOPRAVVIVENZA MOLTE IMPRESE TERMALI
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